I miei 10 romanzi preferiti

28 Nov 2021 | 0 commenti

Leggere è una grande passione che mi accompagna da tanti anni ormai, ma è legata certamente a doppio filo con quella della scrittura. Ho sempre sostenuto che per scrivere bisogna essere prima dei bravi lettori.

Sin da quando ero ragazzo sono sempre stato un collezionista seriale di libri, mio nonno possedeva una biblioteca piuttosto vetusta da cui ho attinto per molto tempo romanzi e saggi. Ricordo con tenerezza la pace che mi accompagnava durante quelle ore idilliache. Non ricordo con precisione la prima volta che mi avvicinai a un romanzo, alle elementari forse la maestra dette a me e ai miei compagni dei testi da leggere.

Pinocchio lo ricordo, mi piacque tantissimo. Ricordo anche quando costringevo mia madre a narrarmi per la centesima volta la storia del profeta biblico Giona e della creatura del mare che lo ingoiò per poi risputarlo. Per non parlare di quando guardavo il film Lo Squalo anche quattro o cinque volte di seguito in uno stesso pomeriggio, fino a sera.

Ecco… Ci sono!

Se devo dare, nella mia storia personale, un momento di input alla passione per la lettura, questo è certamente coincidente con il film Lo Squalo. Fu proprio durante l’ennesima visione della mia pellicola preferita che, leggendo tra i titoli di apertura, scoprii a otto anni la parola inglese Novel (Romanzo) e l’autore: Peter Benchley. Cominciai a cercare nelle librerie il titolo e ricordo ancora il giorno che lo acquistai, era un’edizione tascabile Oscar Mondadori, introvabile oggi e che conservo gelosamente.

 

1- LO SQUALO

Si dice che in genere un film non riesca mai a eguagliare la bellezza del libro che lo ha generato. Questo è verissimo, l’ho sempre sostenuto anch’io. Tuttavia ci sono delle eccezioni, o meglio: dei pareggi. Questi sono certamente il film Lo Squalo (Steven Spielberg), Shining (Stanley Kubrick) e Bram Stoker’s Dracula (F.F. Coppola).

Pareggi perché certamente Stephen King, Bram Stoker e Peter Benchley, gli autori dei romanzi omonimi, non sono certamente dei mediocri – non bestemmiamo – anzi, sono abilissime penne e vi consiglio vivamente di leggere altri testi di codesti autori, dei veri maestri.

Ma veniamo a noi! Quando lessi il romanzo de Lo Squalo m’immersi completamente nella cittadina di Amity e nelle vicende del capo della polizia Martin Brody, strenuamente ostacolato dalla politica locale per la chiusura delle spiagge dopo gli attacchi del grande squalo bianco. La mafia fa poi la sua comparsa, allungando le dita criminali sulla cittadina di mare.

Peter Benchley Aaronne Colagrossi

Peter Benchley

Le differenze tra i personaggi del film e quelli del libro sono palpabili sin dal primo capitolo, per poi arrivare alle vicissitudini dello scienziato Hooper, che diventa persino amante della moglie del capo della polizia, cosa che nel film fu eliminata completamente, anzi sembrano addirittura amici, cosa che nel libro non avviene certamente. Ma anche la caccia al grande squalo, ultimo atto del libro, non raggiunse le mie aspettative. È ben scritta e chiaramente più vicina alla realtà del film, certo, anche il modo di agire della creatura. Tuttavia ero troppo affascinato dalla sequenza cinematografica e dall’isolamento dei personaggi voluto da Spielberg sul set.

Mentre infatti nel libro i tre cacciatori rientrano ad Amity tutte le sere (Quint non voleva tenere la barca fuori), nel film il trio rimane in mare giorno e notte. Tuttavia il libro nel complesso mi piacque e lo lessi diverse volte, cercando di assimilarne molti passaggi, ben scritti e realizzati molto bene. Inoltre nel romanzo le vite dei personaggi sono descritte in maniera dettagliatissima, cosa che ho apprezzato davvero. Anche il livello tensionale è tenuto abbastanza bene da Benchley nei vari capitoli.

D’altronde il romanzo divenne un best seller in poche settimane. Benchley è stato abilissimo nello sfruttare questa storia originale del 1916, quando uno squalo fece diverse vittime sulla Costa Orientale degli Stati Uniti, riadattandola ai primi anni 70. Nel complesso il romanzo mi è piaciuto molto, ho letto anche la versione inglese, che non risente della traduzione dell’epoca (d’altronde tradurre è tradire, disse qualcuno).

Di recente tramite Instagram un mio lettore, appassionato come me di squali, mi ha chiesto se gli consigliavo la lettura del romanzo. Anche lui ha avuto le mie stesse impressioni a fine lettura.

 

2 – L’ISOLA DEL TESORO

Avevo dodici anni quando scoprii su una bancarella questo romanzo bellissimo. Era l’estate del 1992 e ricordo che la passai in compagnia di questi personaggi loschi. Per certi aspetti mi sentivo un amichetto del giovane Jim Hawkins che scorrazzava sull’isola dopo il lungo viaggio oceanico.

L’Isola del Tesoro è per me uno dei più grandi capolavori della narrativa. Stevenson fu magistrale nella creazione della storia e dei personaggi, da Long John Silver sino al Dottor Livesey. Le emozioni che mi accompagnarono in quella estate furono molteplici. Probabilmente è proprio a seguito della lettura di questo romanzo che mi appassionai ancora di più al mare e alla sua storia. Ciò che era iniziato con Peter Benchley, proseguì con Stevenson.

L'isola del tesoro aaronne colagrossi

L’isola del tesoro

Anni dopo, da adulto, lo rilessi per divertimento, e mi ritrovai a essere di nuovo incollato a quelle pagine, un po’ come successe al primo ministro britannico all’epoca della prima pubblicazione, che dichiarò ai giornali di essere rimasto sveglio fino alle due di notte per finire il romanzo. Poi ne lessi anche l’edizione inglese, decisamente più bella, soprattutto nei dialoghi, che rendono i personaggi dei veri uomini del mare della vecchia Inghilterra.

 

3 – JURASSIC PARK

Anche in questo caso avevo tredici anni quando vidi il trailer di Jurassic Park, il film, tra i miei preferiti oltretutto; inoltre se oggi sono un geologo e un paleontologo, in buona parte lo devo proprio a questo film. Quando vidi la parola Novel, però, gli occhi mi lampeggiarono. Feci non poca fatica per ricordare il nome di Crichton (quasi impronunciabile per un tredicenne).

In quegli anni non c’erano gli smartphone e Google per cercare le parole chiave. Andai così in libreria e cercai il libro: fu subito amore. Se Spielberg aveva fatto un miracolo per portare sullo schermo i dinosauri, Crichton era stato certamente un genio nell’ideazione della storia. Non saprei come altro definirlo. Scoprii romanzi fantastici: Crichton era (purtroppo è scomparso nel 2008, vi lascio immaginare il mio dispiacere) uno scrittore prolifico, con una media di un romanzo all’anno. Tuttavia in Jurassic Park creò una storia avvincente e strutturata benissimo, basata su principi scientifici non completamente errati, la clonazione da fossili, irrealizzabili con le conoscenze di quegli anni (tuttora è quasi impossibile, se non per organismi recenti, geologicamente).

Michael Crichton Aaronne Colagrossi

Michael Crichton

I personaggi dello schermo sono ormai iconici, lo sappiamo, eppure nel libro appaiono tante sfaccettature che ve li faranno apprezzare ancora di più. Inoltre nel romanzo vi sono tantissime nozioni che nel film mancano o sono state tolte per questioni di mera produzione. Per di più le descrizioni delle sequenze d’azione degli animali sull’isola sono descritte magnificamente e vi terranno incollati alle pagine, non riuscirete a farne a meno.

È inutile che vi dica quanto vi consiglio la lettura di questo romanzo e del suo seguito: Il Mondo Perduto. Correte in libreria a prenderli entrambi.

 

4 – MOBY DICK

L’edizione che possiedo è vecchissima. Risale agli anni 60, credo, forse anche prima. Ricordo ancora il giorno il cui estrassi questo librone (edizione copertina rigida) dalla libreria di mio nonno, rimasi stupefatto dal disegno in copertina. Achab appariva di profilo e sullo sfondo del mare in tempesta la grande balena bianca saltava a mo’ di sfida verso il testardo capitano.

M’immersi immediatamente nella lettura del grande romanzo di Herman Melville. L’autore, scoprii in seguito, era stato davvero un baleniere e, cosa ancora più sconcertante, le avventure del Pequod narrate in Moby Dick si basavano su fatti realmente accaduti alla baleniera Essex. Vi consiglio quindi anche la lettura del libro Nel Cuore dell’Oceano, che narra quei terribili eventi.

Moby Dick - Vecchia illustrazione - Aaronne Colagrossi

Moby Dick – Vecchia illustrazione

Naturalmente dopo il libro m’informai anche sulla cinematografia di genere, mi piacque molto il film interpretato da Gregory Peck, tuttavia non era minimamente equiparabile alla bellezza del libro. I personaggi, la vita di bordo, la dura vita di questi marinai, tutto era dettagliato da Melville in quest’opera sublime, un inno al mare e alla sua bellezza selvaggia. Se non lo avete ancora letto, dovete farlo.

 

5 – UCCELLI DA PREDA

Con questo romanzo si apre un mondo, anzi un’intera galassia di bellezze; l’autore è infatti l’ormai intramontabile Wilbur Smith (purtroppo scomparso il 13 novembre del 2021). Smith, oltre che dotato di una prolificità eccezionale, è stato anche un grande avventuriero, capace di portarvi in mezzo a giungle e deserti nel cuore dell’Africa e, credetemi, vi sembrerà di essere lì con i protagonisti.

Con Uccelli Da Preda Smith ha aggiunto un tassello in più alla sua grandissima attività di romanziere. L’autore africano aveva già scritto romanzi ambientati in mare, essendo anche un provetto sub e velista, tuttavia con questa storia mi ha trasportato nel Seicento delle colonie sudafricane, dove pirati e corsari la facevano da padroni su quei mari tempestosi e perigliosi.

Wilbur Smith Aaronne Colagrossi

Wilbur Smith a Roma

La storia fittizia è saldamente ancorata alla storia vera dell’epoca, con personaggi descritti in una maniera così reale, che vi sembrerà di stare insieme a loro sul ponte puzzolente e beccheggiante di un veliero corsaro. Ma non solo: le esplorazioni terrestri dell’allora sconosciuto continente australe africano sono descritte in una maniera perfetta, tanto è vero che quando mi recai personalmente in queste zone nel 2012, nel 2016 e nel 2019 come guida safari, riscontrai tantissime cose di cui Smith parlava non solo in questo romanzo, ma anche in altri.

Mi piacque così tanto Uccelli Da Preda che lo lessi diverse volte in italiano e più di una volta in inglese.

Il romanzo fu scritto nel 1997 e vede una lunga sequenza di altri libri che seguono gli eredi dei protagonisti di Uccelli Da Preda. Vi consiglio caldamente la lettura di questo libro.

 

6 – RECUPERATE IL TITANIC

Ho scoperto Clive Cussler alla fine degli anni 90. E lo scoprii proprio grazie a questo vecchio romanzo di quasi cinquant’anni. Da appassionato di mare conoscevo perfettamente la storia del Titanic e le scoperte del geologo Ballard negli anni 80, che scoprì il relitto sul fondo dell’Atlantico settentrionale.

Acquistai il romanzo Recuperate Il Titanic con un certo sospetto, non lo nego. Invece mi dovetti ricredere sin dalle prime pagine: se Smith è il re dei romanzi d’avventura, Cussler lo è certamente per quelli d’azione. L’autore vi terrà incollati alle pagine, capitolo dopo capitolo. Fu proprio il mio editor, il navigatore oceanico Flavio Fontana, nel 2011, a consigliarmi di studiare la tecnica di Clive Cussler, ne approfittai per approfondire con altri romanzi del famoso scrittore (scomparso nel 2020).

Recuperate il Titanic - Copertina italiana - aaronne colagrossi

Recuperate il Titanic – Copertina italiana

Naturalmente Cussler fece numerosi errori nel romanzo, in merito alla nave Titanic. Perché? Presto detto. Il relitto fu scoperto 9 anni dopo la pubblicazione, nel 1985, dal geologo Robert Ballard, e si capì che il transatlantico si era spezzato in due tronconi, divorati da microrganismi abissali. Nel romanzo, invece, Cussler ipotizza fosse intero e sostanzialmente privo di corrosione, eccetto per le falle, che nella trama sono riparate per far tornare la nave al traino verso New York.

 

7 – FUOCO SOTTO IL MARE

Credo che Patrick O’Brian sia uno dei più grandi romanzieri mai vissuti. Fuoco Sotto Il Mare è il sedicesimo di una lunga saga di libri ottocenteschi che vede coinvolti gli inglesi contro i francesi, e non solo.

Il mare è la perenne cornice per queste grandi avventure scritte magnificamente da O’Brian, dal Mediterraneo, all’Indiano, all’Atlantico sino all’oceano Pacifico, l’autore vi trasporterà a bordo di queste navi che hanno segnato un’epopea. Ma non è tutto: queste storie sono narrate in una maniera magica e con uno stile unico, i due protagonisti sono il comandante Jack Aubrey “Il fortunato” e il dottore naturalista Stephen Maturin.

Fuoco sotto il mare - Copertina italiana - aaronne colagrossi

Fuoco sotto il mare – Copertina italiana

E non è finita: i dettagli, l’accuratezza geografica e navale fanno di questi romanzi dei piccoli gioielli per noi amanti del mare. O’Brian era anche un ex agente segreto e un grande storico, spesso nei suoi romanzi ricorrono personaggi realmente esistiti, eventi e località che potrete ritrovare nei libri di storia. Le traduzioni sono eseguite in maniera impeccabile. Tuttavia molti romanzi della saga Aubrey/Maturin li ho letti anche in inglese, ma ve lo sconsiglio se non avete una buona conoscenza della terminologia nautica in italiano, abbondante nei romanzi di O’Brian.

I romanzi della saga sono venti, il ventunesimo è incompleto e pubblicato postumo nel 2004. Ve li consiglio tutti, tuttavia credo che Fuoco Sotto Il Mare abbia davvero una marcia in più.

 

8 – IL CORSARO NERO

Non serve che vi esprima il mio amore per Emilio Salgari. Sin da quando da ragazzo lessi le sue avventure (fu estremamente prolifico) ne rimasi letteralmente folgorato. E proprio la Folgore, la nave del corsaro nero, nonché Conte di Roccanera e Signore di Ventimiglia, fanno da sfondo a questo meraviglioso romanzo d’avventura ambientato tra i pirati e i corsari del Seicento nel Mar dei Caraibi.

Emilio Salgari - Aaronne Colagrossi

Emilio Salgari

A tal proposito vi consiglio anche la lettura di questo mio articolo su Emilio Salgari (https://www.aaronnecolagrossi.com/emilio-salgari-luomo-che-viaggiava-da-fermo/)

La pirateria è una mia grande passione, nata con la cinematografia di genere, ma probabilmente alimentata anche da parecchi libri, sia romanzi sia saggi. Nell’ultima decade ne ho eseguito approfonditi studi per i miei romanzi, e vi posso confermare che Salgari conosceva il fatto suo, pur non essendo stato mai in nessuno dei luoghi di cui narrava.

Vi sono altri romanzi appartenenti al ciclo dei corsari delle Antille. Però credo che Il Corsaro Nero sia il più bello, non solo, credo anche che sia meglio scritto. Sicuramente degno di nota è il seguito: La Regina dei Caraibi.

 

9 – CUORE DI TENEBRA

Se c’è un libro che mi ha cambiato la vita, questo è certamente Cuore di Tenebra. Joseph Conrad è per me uno dei tre più grandi scrittori di tutti i tempi. Ho letto questo meraviglioso libro una decina di volte, anche in inglese per confronto.

Le sensazioni e le emozioni portate su carta da Conrad hanno un che di magico e surreale, vi sembrerà di viaggiare letteralmente. L’autore descrive il paesaggio africano di questa remota località e vi farà scendere sulle acque di quel fiume insieme ai protagonisti; ma soprattutto Conrad vi farà esplorare le profondità dell’animo umano. È pazzesco, credetemi, il solo scriverne in questo momento mi genera la pelle d’oca.

Basta, non vi dirò altro. Dovete assolutamente leggerlo!

Joseph Conrad - Aaronne Colagrossi

Joseph Conrad

 

10 – IT

Ho scoperto il prolifico Stephen King molto tardi nella mia vita, avevo superato il venticinquesimo anno di età, diciamo che non mi aveva mai attirato più di tanto, mi sbagliavo di grosso.

Da allora ho letto tanti romanzi e racconti di questo magnifico scrittore, capace di sfruttare le nostre paure per tenerci incollati alle sue pagine.

Come per Michael Crichton e Wilbur Smith, sono molte le opere di King di cui vorrei parlare, ma debbo soffermarmi su quella suprema: IT. Il romanzo fu pubblicato nel 1986 e prevede due salti temporali di circa venticinque anni. In particolare la storia si sposta dagli anni 50 agli anni 80.

Ma la magistralità di King va ben oltre in questo romanzo. L’autore sviscera le paure di ogni protagonista come un chirurgo farebbe con un malato sul letto operatorio. Sinceramente ho avuto maggiore tensione nel leggere il libro che nel vedere il film, mi riferisco a quello degli anni 90, con il mitico Tim Curry.

Stephen King - Aaronne Colagrossi

Stephen King

I capitoli sono strutturati benissimo e prevedono continui salti tra gli anni 80 e i 50, ma non vi peserà affatto, anzi a tratti lo gradirete. IT è un romanzo lunghissimo, oltre mille pagine, ma credetemi, ne vale davvero la pena.

Non vi nascondo che da qualche tempo sto pensando di rileggerlo una seconda volta.

King ha la rara capacità di farvi mettere comodi sulla vostra poltrona preferita e terrorizzarvi fino a notte fonda.

 

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